Cookie Consent by Free Privacy Policy website Le "Bebè" del Leone compiono 120 anni
marzo 27, 2024 - Stellantis

Le "Bebè" del Leone compiono 120 anni

Presentata nel 1904 al Salone dell’Autobile di Parigi, la PEUGEOT type 69 introdusse il concetto di vettura a basso costo e fu la prima a portare sulla calandra il marchio della Casa del Leone.

Centoventi anni fa, al Salone di Parigi del 1904, faceva la sua prima apparizione la Peugeot type 69, prima vera vettura ad introdurre il concetto di automobile popolare, anche se di fatto i costi di realizzazione ed il prezzo di listino finale non potevano essere comunque paragonati a quelli di un'attuale utilitaria. Si trattava tuttavia di una proposta decisamente più economica rispetto alla produzione dell'epoca.

Presto soprannominata “Bebè” per via delle sue contenute dimensioni esterne (lunghezza 2.700 mm, larghezza 1.400 mm), la Peugeot type 69 era disponibile in un'unica carrozzeria scoperta a 2 posti dalle linee piuttosto squadrate ed i fari anteriori molto arretrati, alla base del piccolo parabrezza ripiegabile. Piccolo era ovviamente anche il propulsore, un monocilindrico tipo AG verticale in posizione anteriore raffreddato ad acqua di 652 cc da 7 CV che era comunque in grado di spingere la type 69 ad una velocità massima di 44 km/h, un buon risultato per una "piccola" dell'epoca. La trasmissione era di tipo cardanico con 3 marce avanti ed una indietro. Tre erano i freni, due a pedale e uno a leva. Lo sterzo era a pignone e cremagliera.

La type 69 “Bebè” fu anche la prima ad adottare per la prima volta la dicitura Peugeot sulla calandra per poterla distinguere meglio le vetture prodotte da quelle della Lion-Peugeot, una piccola azienda - diretta da Robert, Pierre e Jules Peugeot, nipoti di Armand - che, dopo aver prodotto biciclette, motociclette ed utensileria, si era da poco dedicata anche a quella delle automobili.  A questo proposito vale pena sottolineare che all’epoca il nomignolo “Bebè” fu attribuito anche alla 6 HP Type BP1, presentata al Salone di Parigi del 1912, frutto della collaborazione tecnica avviata dalla Lion-Peugeot con Ettore Bugatti.

Pur rivolgendosi alla stessa fascia di pubblico, questa era un’automobile completamente differente dalla type 69. Aveva una moderna carrozzeria scoperta a 2 posti con un'unica porta sulla fiancata sinistra per il conducente ed il passeggero ed un 4 cilindri in linea di 855 cc da 10 CV abbinato ad un cambio a 2 marce (a 3 marce sulla versione B3P1). Raggiungeva una velocità massima è di 60 km/h. Proposta sul mercato francese al prezzo di soli 4.000 franchi contro i 4.600 franchi della sua diretta concorrente, aveva le carte in regola per ottenere un buon successo commerciale, confermato dalle 3.095 unità costruite tra il 1913 ed il 1916. In alterativa, ribaltando i sedili posteriori, si poteva ampliare notevolmente la capacità di carico. Il risultato fu  una vettura adatta  ad una famiglia, specie se numerosa, in grado di portare i passeggeri dovunque, in tutto comfort.