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gennaio 18, 2021 - Nissan

Filosofia Giapponese

"La nostra filosofia di progettazione non si concentra su ciò che facciamo, ma sul modo in cui lo facciamo".

Questa è la principale conclusione di Satoru Tai, Direttore esecutivo globale della progettazione di Nissan, che spiega come le filosofie giapponesi siano parte integrante del DNA di Nissan. Satoru Tai sostiene l'idea che, indipendentemente dal luogo in cui un veicolo Nissan è progettato, prodotto o guidato, rifletterà e offrirà sempre le caratteristiche delle proprie tradizioni giapponesi. E, dopo oltre 80 anni, l'applicazione di questa filosofia a livello globale rappresenta una delle colonne portanti del successo di Nissan, come è stato dimostrato più recentemente dal debutto del nuovo crossover coupé Ariya, completamente elettrico.

Perché la cultura giapponese è così interconnessa?

Il Giappone presenta una ricchezza di costumi e solide tradizioni che, fin dall'inizio, hanno guidato Nissan in maniera naturale e profonda. Tuttavia, il pubblico europeo potrebbe non essere consapevole di come la cultura giapponese non sia uniforme: ogni regione presenta le sue evidenti differenze.

Prendiamo ad esempio il termine Kabuku, che si può tradurre come "un'espressione audace e diversificata che va contro l'approccio comune". Satoru chiarisce che tale detto "è più in linea con lo stile di Tokyo. Nissan ha iniziato da Yokohama, nell'area urbana di Tokyo. Quindi la storia di Nissan è profondamente radicata nella Kabuku".

Dalle sue origini locali, fino al pensiero non convenzionale, audace e nobile sinonimo della Kabuku, tutto ciò oggi si esprime in tutto il mondo attraverso la gamma Nissan. Presto le influenze e il valore della Kabuku saranno ancora più visibili sulle strade d'Europa, attraverso la nuova Ariya.

"Essendo un veicolo elettrico, sfrutta ogni opportunità per riutilizzare e riprogettare. Ad esempio, la griglia anteriore è stata immaginata in modo innovativo come uno "scudo", con lo scopo di proteggere la tecnologia consentendo livelli più elevati di assistenza alla guida". Satoru aggiunge che un'altra caratteristica fondamentale della Kabuku è il suo impatto sui clienti: "[Si tratta solo di] provare a creare qualcosa di nuovo per soddisfare i clienti. Quindi questa parola chiave dovrebbe essere applicata a tutta la nostra gamma!"

Una combinazione di pensiero

Tuttavia, è necessaria più di una filosofia per creare un veicolo di successo globale. "La Kabuku [assicura] l'unicità, ma l'unicità non è sufficiente e deve essere combinata con il Sei" chiarisce Satoru. Definito come "il trattamento intelligente di strutture e dettagli", il termine Sei racchiude un'altra usanza giapponese profondamente radicata: un amore per l'artigianato che nasce da anni e anni di applicazione, per arrivare a splendidi risultati.

Satoru spiega che, nel corso di centinaia di anni, "gli artigiani giapponesi hanno creato oggetti bellissimi e curati. Dipingevano tantissimo e forgiavano coltelli continuamente", dimostrando un'infinita ricerca di eleganza e qualità. "Non è ciò che alla fine viene realizzato, ma il modo in cui lo si realizza" che conta, chiarisce.

Il Sei nel quotidiano

Anche nell'era moderna, questo spirito e questa mentalità rimasti immutati nel tempo, sono evidenti nel meticoloso processo di progettazione di ogni nuovo veicolo Nissan, in tutto il mondo. "Ogni giorno, anche quando penserai di aver finito [di progettare un'auto], dovrai lavorarci di nuovo", spiega Tai-San.

Quest'idea sarà fin troppo familiare al team di Nissan Design Europe, con sede a Londra, che ha assunto un ruolo di primo piano nello sviluppo del concept alla base della nuova Ariya. Qui il design del concept ha subito infiniti perfezionamenti, diventando ogni giorno più rifinito e ottimizzato, fino a quando non ha ricevuto l'approvazione dal Nissan Global Design Center, in Giappone. Satoru dice che è la massima espressione del Sei: "Il termine Sei allude a un miglioramento che dovrebbe verificarsi ogni giorno. Da qui è possibile sviluppare una competenza, qualcosa di davvero speciale".

Autenticità in un contesto estero

Nissan è diventata un'azienda globale, e per questo si potrebbe pensare che sarebbe difficile garantire che gli ideali giapponesi vengano espressi in modo autentico anche in terre straniere. Dipende però dal significato che si attribuisce alla parola "autenticità". Tai-San spiega: "Nella storia giapponese, non stiamo parlando di utilizzare sempre design, forme o modelli specifici. Al contrario, è lo spirito la parte importante. Purché tu mantenga intatto lo spirito, potrai restare fedele all'autenticità [ovunque ti trovi]".

Matthew Ewing, Vice Presidente, Ingegneristica veicoli, Nissan Technical Centre Europe (NTCE), descrive come questo spirito sopravviva anche tra i suoi team dall'altra parte del mondo. "Una delle mie espressioni giapponesi preferite è Utsuroi, che rimanda alla fluidità e all'asimmetria create dalla natura. Ciò si riflette nei nostri team di Design e aerodinamica qui in Europa nel momento in cui mettono a punto la forma di un veicolo, rendendolo il più efficiente possibile in termini di consumo di carburante, pur mantenendo un senso dello stile forte e fluido. Quindi guida i nostri team di ingegneri mentre danno vita alle emozioni della Utsuroi durante la produzione fisica, garantendo nel contempo che i componenti siano consegnati con la massima qualità".

Influenze di ritorno

L'ispirazione non scorre in una sola direzione. I team imparano continuamente gli uni dagli altri, condividendo nuove idee e spesso gli stili culturali provenienti dall'Europa finiscono per influenzare il Giappone.

Ad esempio, "Il design europeo è più scultoreo e tridimensionale" spiega Satoru. "Mentre la cultura giapponese vede le cose in modo più bidimensionale, come dimostra la nostra passione per l'animazione". Quando entrambi gli stili si combinano in armonia, il risultato può essere davvero spettacolare. "L'esterno della Ariya è molto tridimensionale con il suo profilo estremamente scolpito" osserva Satoru. "Ma la base piatta interna decisamente bidimensionale, crea una sensazione accogliente, confortevole e di maggiore spazio."

Ciò dimostra che, sebbene i fondamenti filosofici di Nissan abbiano origine in Giappone, è la loro combinazione con le idee che provengono dall'esterno che apre la strada a successi maggiori. Come ha evidenziato Satoru all'inizio, è il modo in cui queste idee vengono applicate a essere importante, indipendentemente dal luogo in cui ci si trova.

Questi fondamenti filosofici possono persino essere principi guida nella tua vita quotidiana. "Personalmente, ho un'indole orientata alla Kabuku", dichiara Satoru. "Penso sempre a come posso provare a creare qualcosa di diverso. Anche quando vedo qualcosa di veramente bello, penso: "Come potrei realizzarlo in maniera diversa?".

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