531 km con una carica, il #record della #Volkswagen ID.3
La prima #auto elettrica del Gruppo #Volkswagen basata sulla piattaforma MEB ha dimostrato tutta la propria efficienza, completando un viaggio di 531 km senza mai ricaricare la batteria. Ecco come l’hypermiler che ha conquistato questo #record è riuscito nell’impresa.
Quanti chilometri può percorrere la Volkswagen ID.3 con una sola carica? A scoprirlo ci ha pensato Felix Egolf, un cosiddetto hypermiler, ovvero un collaudatore specializzato nel viaggiare in #auto consumando il meno possibile e ottenendo il massimo dell’efficienza, a vantaggio dell’autonomia. Egolf ha ritirato la nuova ID.3 nello stabilimento di Zwickau e l'ha guidata fino a Schaffhausen (Svizzera).
L'autonomia omologata nel ciclo WLTP, per il modello utilizzato nel test drive – ovvero una ID.3 1ST Pro Performance con 204 CV e la batteria nel taglio medio, da 58 kWh – è di 420 km, ma Felix è riuscito a percorrerne 531, ben il 26% in più, senza mai ricaricare. Qual è il segreto di una simile impresa? La risposta sta nello stile di guida: bisogna togliere il piede dal pedale dell'acceleratore tutte le volte che è possibile, lasciando che l'auto scorra da sola risparmiando energia.
250 kg extra
Felix Egolf non è nuovo a questi record e per la sua ultima sfida ha scelto proprio la Volkswagen ID.3. Dopo averla ritirata in Sassonia, direttamente nell'impianto Volkswagen, l'ha caricata con due valigie più attrezzatura fotografica e cinematografica completa, incluso un drone. Inoltre ha accolto anche un passeggero, cioè il cameraman che ha documentato l'impresa.
Felix, dunque, ha dovuto fare i conti con un peso di 250 kg superiore a quello con cui la ID.3 è stata omologata, registrando i 420 km di autonomia. Il suo viaggio è iniziato all'alba con grande determinazione: un mix di concentrazione e lungimiranza, per evitare il più possibile di frenare e mantenere l'auto in continuo movimento.
I segreti della guida
"L'ideale per questo tipo di guida è coprire un terzo della distanza totale senza chiedere potenza al motore" ha spiegato l’hypermiler che, ad esempio, ha un approccio alle rotatorie molto particolare: poco prima di entrare nelle rotonde imposta il cambio automatico da "D" a "N", mettendo quindi in folle, in modo che l'auto scorra verso la curva e la velocità in eccesso si riduca lentamente, tramite il recupero dell’energia da parte del motore. La ID.3 riconosce autonomamente l’avvicinarsi di rotonde e i segnali di limite di velocità, rallentando di conseguenza da sola.
La navigazione, le luci di marcia diurne, la radio e la ventilazione sono stati sempre o comunque spesso utilizzati. Il percorso è stato compiuto per il 44% su autostrada e per il 56% su strade secondarie. La prima parte è stata quasi tutta autostradale; la ID.3 ha proceduto sempre nella corsia di destra, cercando di sfruttare la scia dei camion, mantenendo ovviamente la distanza di sicurezza.
Gestire l'energia
L’autostrada A9 ha diversi dislivelli: Felix ha affrontato le salite lentamente, per non sprecare troppa energia. In discesa, invece, è arrivata una buona spinta grazie al sistema di recupero dell’energia.
A un soffio dalla meta, con solo il 2% di batteria per coprire più di 10 km di distanza, Egolf non ha ceduto alla tensione e ha portato a termine l'impresa, completando il viaggio da Zwickau a Schaffhausen in circa 9 ore.
Il consumo energetico medio è stato di soli 10,9 kWh/100 km - per una velocità media di 56 km/h - a fronte di un valore omologato di 15,4-14,5 kWh/100 km.
Zwickau, pioniere dell'elettrico
Lo stabilimento di Zwickau, dove è prodotta la ID.3, è il primo in Europa a essere stato completamente convertito alla mobilità elettrica, con un investimento complessivo di circa 1,2 miliardi di Euro.
Il 2021 sarà il primo anno completo in cui l’impianto produrrà esclusivamente #auto elettriche e saranno costruiti circa 300.000 veicoli elettrici basati sulla piattaforma MEB. Quella di Zwickau diventerà così la fabbrica di veicoli elettrici più grande ed efficiente d’Europa.
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