Cookie Consent by Free Privacy Policy website I soldi ci sono, manca il lavoro. Meglio investire!
maggio 21, 2020 - Liqui Moly

I soldi ci sono, manca il lavoro. Meglio investire!

Se adesso tutti smettessero di consumare e investire, potremmo chiudere bottega... Io sono un amico del risparmio. Ma non in questo momento!
Adesso è necessario investire e quindi produrre come non mai, per non creare sempre più disoccupati... L'ho già scritto: la nostra infrastruttura è al limite, proprio come le nostre scuole. I ponti crollano, le strade smottano come succede dopo un terremoto e le autostrade digitali ci sono all'estero, ma non da noi. Il lavoro c'è.
Più che a sufficienza. Anche i soldi ci sono. Anche questi, più che sufficienti. Chi licenzia adesso e inizia a tagliare per risparmiare, danneggia l'intera società.
Di grazia, un disoccupato cosa e con cosa dovrebbe comprare se non ha un reddito? I prodotti e i servizi di chi?
La paura (e la realtà) è già abbastanza forte, senza dover perdere il lavoro. Non dobbiamo peggiorare ancora questa brutta situazione annunciando e operando tagli del personale e rinunciando agli investimenti. Questo vale allo stesso modo per le aziende e per il settore pubblico. Proprio lo stato è chiamato adesso a concedere commesse. Lo stesso vale per tutte le aziende del nostro paese.
In caso contrario si attiverebbe automaticamente una terribile spirale
discendente. Il compito di politici e amministratori delegati è quello di far muovere la spirale in senso contrario, in direzione ascendente!
Investire, avviare contratti e produrre in modo che si possa consumare.
Solo in questo modo si evitano disoccupazione e fallimenti.
Risparmiare e lasciare da parte tutto il resto è un veleno per la congiuntura e per i nostri posti di lavoro.
Altrimenti come è possibile raccogliere gettito fiscale, se non grazie alla produttività, ai profitti e al consumo?
Chi non segue questo principio e non rispetta questo compito, danneggia la società e in ultima analisi anche sé stesso, poiché ad un certo punto la disoccupazione colpirà anche la sua azienda, e in seguito anche l'intero paese. NOI, la nostra azienda, abbiamo deciso di prediligere l'investimento per dare il nostro decisivo contributo per sostenere la necessaria ricostruzione della nostra economia!!
Naturalmente pianificheremo con coerenza i nostri investimenti in corso. Tutto il resto è controproducente.
Il freno agli investimenti danneggia le altre aziende che vivono delle proprie commesse, come facciamo tutti. E dato che viviamo tutti all'interno di un sistema integrato, una condotta egoistica come il blocco degli investimenti e i licenziamenti finisce per danneggiare noi stessi e tutti gli altri.
Quei mediocri contabili e commercianti che premono ora il pedale del freno, scateneranno un effetto domino. Chi dà gas, dà una spinta all'economia. Ed è di questo che abbiamo bisogno adesso e che NOI facciamo.

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