Cookie Consent by Free Privacy Policy website Goodyear ’66: la storia dei pneumatici sullo sfondo del film "Le Mans ’66 – La grande sfida"
novembre 12, 2019 - Goodyear

Goodyear ’66: la storia dei pneumatici sullo sfondo del film "Le Mans ’66 – La grande sfida"

Il #film Le Mans ’66 – La grande sfida, che debutta a novembre nelle sale cinematografiche di tutta Europa, racconta la storia del leggendario duello tra Ford e Ferrari. Nella mitica sfida che caratterizza la gara di durata francese di quell’anno, uno degli elementi chiave della gara è il ruolo fondamentale dei #pneumatici #Goodyear, che portarono Bruce McLaren e Chris Amon alla vittoria.

Quando Bruce McLaren e Chris Amon vinsero la 24 Ore di Le Mans del 1966, Ford non fu l’unica azienda americana a lasciare il segno sulla scena internazionale. La famosa GT40 Mark II nera correva con #pneumatici #Goodyear, dopo averli sostituiti ai #pneumatici della grande rivale Firestone, all’epoca della cosiddetta guerra dei #pneumatici

“La vittoria di McLaren e Amon sugellò un podio completo per #Goodyear e fu il nostro secondo trionfo consecutivo a Le Mans,” spiega Mike Rytokoski, Vicepresidente e Direttore Marketing Europa di Goodyear. “Goodyear è particolarmente fiera di avere avuto un ruolo fondamentale in questa gara storica per l’automobilismo. Siamo contenti di fare onore a questa tradizione con una campagna di vasta portata legata al #film Le Mans ’66 – La Grande Sfida.”

Il #film

Gli attori Matt Damon e Christian Bale, entrambi vincitori di Oscar, sono i protagonisti del #film Le Mans ’66 – La grande sfida, che racconta la vera, straordinaria storia del visionario progettista americano Carroll Shelby (Damon) e dell’intrepido pilota inglese Ken Miles (Bale). Insieme, riuscirono a sconfiggere le leggi della fisica e i loro demoni personali, costruendo una rivoluzionaria #auto da corsa per Ford Motor Company, che riuscì a battere le vetture vincenti di Enzo Ferrari alla 24 Ore di Le Mans del 1966, in Francia.

La gara

La 24 Ore del 1966 parte in condizioni di bagnato e appare subito chiaro che queste condizioni si adattano meglio ai #pneumatici #Goodyear che ai Firestone. Due vetture del team americano Shelby che partecipano alla corsa – la #1 di Ken Miles/Denny Hulme e la #3 di Dan Gurney/Jerry Grant – non hanno problemi con i #pneumatici #Goodyear ma quella guidata da McLaren con gomme Firestone perde pezzi del battistrada sul rettilineo di Mulsanne a oltre 330 km/h.

Quando McLaren arriva ai box per cedere il volante a Amon, cerca il rappresentante di Firestone e contratta per passare ai #pneumatici #Goodyear. Poiché la gara termina il giorno seguente, le Ford #2, #1 e #5 sopravvissute – l’ultima è la vettura di Holman & Moody guidata da Ronnie Bucknum e Dick Hutcherson – si allineano l’una dopo l’altra per organizzare un finale in parata. L’arrivo delle due vetture di Shelby affiancate continua ad essere oggetto di discussioni ancora oggi, ma la storia registra che la vittoria è stata assegnata a McLaren e Amon perché sono partiti più indietro e hanno percorso una maggiore distanza nello stesso tempo di gara. Ma se non fossero passati ai #pneumatici #Goodyear non sarebbero nemmeno rimasti in gara.

Goodyear e le corse

Negli anni seguenti, #Goodyear conquista un totale di 14 vittorie alla 24 Ore di Le Mans e diventa una grande protagonista delle corse con 368 vittorie nei Gran Premi di Formula 1 - un record tuttora imbattuto.

Nella stagione 2019-20, #Goodyear ritorna alle gare internazionali delle vetture sport con la partecipazione al Campionato del Mondo FIA Endurance. Nel 2020, correrà a Le Mans nella categoria LMP2.

“La storia dietro la 24 ore di Le Mans del 1966 illustra perfettamente lo spirito di passione, prestazioni e innovazione di Goodyear” afferma #mikerytokoski, Vicepresidente e Direttore Marketing Europa di #Goodyear. “E’ con lo stesso spirito che all’inizio di quest’anno abbiamo deciso di essere di nuovo fornitori di #pneumatici del Campionato del Mondo FIA Endurance. Siamo impazienti di ritornare sulla griglia di partenza a Le Mans l’anno prossimo.”