Cookie Consent by Free Privacy Policy website Accessibilità, un elemento che fa parte del comfort Citroën, dalle prime vetture del 1922 fino a nuovo Berlingo
agosto 30, 2019 - Citroen

Accessibilità, un elemento che fa parte del comfort Citroën, dalle prime vetture del 1922 fino a nuovo Berlingo

  • Da sempre Citroën è impegnata nella ricerca e distribuzione di soluzioni innovative per migliorare la vita a bordo delle proprie #auto.
  • Uno degli elementi che ricoprono un ruolo importante per il comfort e la facilità d’uso è l’accessibilità, interpretata da Citroën con soluzioni tecnologiche, ingegnose e innovative.


Poter salire e scendere comodamente: questo è sicuramente uno degli elementi a cui Citroën ha sempre prestato grande attenzione nella progettazione dei suoi veicoli, sin dai tempi della 5 HP (1922), vettura pensata per un pubblico femminile e dotata di una sola portiera sul lato passeggero, per evitare che la signora al volante, avvolta nelle voluminose gonne dell’epoca, scendesse dalla vettura dal lato strada!

Un altro esempio di vettura capace di offrire un accesso facilitato è Citroën XM che trent’anni fa, grazie all’introduzione della sospensione idrattiva, irrigidiva la sospensione all’apertura delle portiere, evitando in questo modo l’abbassamento dell’auto sulle sue morbidissime sospensioni, e consentiva così ai passeggeri di scendere e salire comodamente!

All’interno della Marca, la ricerca di soluzioni per migliorare l’accessibilità continua da cento anni e naturalmente ha coinvolto anche i veicoli commerciali Citroën, come il TUB d’anteguerra, poi divenuto nel 1947: il Type-H.

Nato per ricostruire l’Europa e pensato per essere modulare e personalizzabile, il Type-H offriva un piano di carico molto basso e regolare (grazie alla trazione anteriore e della sospensione a barre di torsione), e un’accessibilità facilitata grazie a porte scorrevoli laterali (con apertura allo stesso livello del piano di carico e altezza eccezionale di 1,55m) e portellone posteriore apribile, a seconda delle necessità (con apertura totale oppure parziale del vano di accesso).
Il veicolo era disponibile in diverse versioni: corto (c’era persino una versione denominata Zone Bleu per le aree a traffico limitato in funzione dell’ingombro del mezzo!), lungo, basso e alto, solo telaio e cabina, trasporto animali, cassonato e comunque iper-trasformabile seguendo facili istruzioni, in modo da adattarsi alle esigenze di ogni artigiano o commerciante. Un progetto di grande successo commerciale così valido che la produzione, senza grandi modifiche, andrà dal 1947 sino al 1981 e terminerà solo a causa delle nuove esigenze di omologazione dei veicoli commerciali.

Se il Type-H ha motorizzato il trasporto medio offrendo un’eccezionale modularità e accessibilità di carico, nell’ambito del trasporto leggero la soluzione Citroën si chiamava AU, sigla che identifica la Type-A (la 2CV), tipo Utilitaire, ovvero piccolo veicolo commerciale. La piattaforma della 2CV con motore di 375cc, rinforzata, era un ottimo sostegno per un cassone dalla forma di un cubo arrotondato agli angoli, capace di portare due persone e 250kg di carico utile.

Ideale per le consegne di ogni tipo di merce, specie in ambito urbano per la sua lunghezza inferiore ai 4 metri, la AU del 1951 fu la prima di una fortunata serie di piccoli veicoli commerciali, derivati dalla 2CV (e poi da Dyane e Visa) che si sviluppò prima nell’AZU (1955) con motore da 425cc, affiancata dalla AK su base AMI6 con motore di 602cc e 350kg di carico utile (successivamente portati a 400), poi nell’Acadiane (derivata dalla Dyane) ed infine nel C15, costruito su una specifica piattaforma che utilizzava il frontale e il motore della VISA e che resterà in produzione fino al 2005, ben oltre la berlina la cui produzione si fermò nel 1988,  in ben 1.235.042 esemplari!

Su certi mercati, tra qui quello italiano, Citroën propose anche una versione vetrata di AZU denominata Weekend, mentre in Francia proliferavano i produttori di accessori in grado di fornire ampie finestrature per trasformare la furgonetta in un minivan da 4 posti.

La filiale jugoslava di Citroën, la Cimos, frutto della joint-venture con la Tomos, assemblò una versione vetrata dell’Acadiane che rimase in produzione sino alla metà degli anni ’80, tutt’oggi molto diffusa nei Paesi della ex-Jugoslavia.

In Italia la possibilità di personalizzazione dell’Acadiane diede vita ad un’originale versione da campeggio denominata Oasi, prodotta in collaborazione con la DiBiCamper e commercializzata tramite la rete Citroën. Riconoscibile dalla palma stilizzata che decora la fiancata, è una versione molto ricercata!

Nel frattempo, nel 1996 Citroën stupì il mondo lanciando un nuovo tipo di veicolo che, basandosi sull’eredità di forma e contenuti delle furgonette precedenti, inaugurò un nuovo settore di mercato: quello dei veicoli multispazio. Era nato Berlingo! Rispetto alle altre furgonette, #Berlingo aveva una piattaforma propria, non derivata da quella di una berlina, un telaio che permetteva di avere un abitacolo di generose dimensioni e di massimizzare le possibilità di carico.

Da sempre simbolo di versatilità e praticità, resta ancora oggi un modello di riferimento che ha saputo rinnovarsi nel design e nelle tecnologie mantenendo i suoi punti di forza che lo rendono un riferimento per praticità e facilità d’uso.

Nuovo Citroën #Berlingo offre una modularità eccezionale grazie a 2 diverse misure (entrambe da 5 a 7 posti), 3 sedili posteriori indipendenti, il sedile del passeggero anteriore a scomparsa (capace di offrire un piano di carico piatto fino a 3,05 metri), due sedili estraibili nella fila 3.

Garantisce un’accessibilità facilitata grazie alle 2 ampie porte laterali scorrevoli dotate di vetri elettrici, a cui aggiunge una grande capacità di carico con i suoi 28 vani porta-oggetti e il volume di riferimento del bagagliaio, cui si accede facilmente grazie al lunotto posteriore apribile.

Offre un’accessibilità di riferimento anche Nuovo Citroën #Berlingo Van, la versione destinata ai professionisti, disponibile in 2 misure e in due versioni, “Worker” e “Driver”, differenti per impostazioni e utilizzo, per altezza dal suolo, livelli di equipaggiamenti e protezioni.  Partner ideale per tutti i professionisti, offre diverse configurazioni dell’abitacolo, con cabina Extenso® o doppia cabina modulabile.

Efficiente per la grande capacità di carico (fino a 1.000 kg e fino a due europallet grazie alla la larghezza tra passaruota), offre un’eccellente accessibilità con diverse aperture per facilitare il carico: lateralmente propone varie configurazioni con 0, 1, 2 porte scorrevoli; nella parte posteriore il van è dotato di serie di porte a battente lamierate 40/60 con apertura a 180° e offre, in opzione, porte a battente vetrate oppure portellone posteriore vetrato, in entrambi i casi con lunotto termico e tergicristallo. Un’altra ingegnosa soluzione della versione commerciale per trasportare oggetti lunghi in totale sicurezza viaggiando con le porte chiuse è lo sportello sul tetto (il “Giraffone”).

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