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febbraio 28, 2019 - Opel

Le Concept Opel: dalla Experimental GT alla GT X Experimental

  • Capostipite: la Experimental GT del 1965 apre la strada alle #concept Opel
  • Brand #concept: la #opel CD del 1969 indica la direzione che il marchio seguirà
  • Opel Design 2.0: la #monzaconcept è la premessa di una scelta emotiva e razionale
  • Leggera, all’avanguardia, pura: la GT #concept mostra un nuovo livello di efficienza
  • Uno sguardo in avanti: la GT X Experimental permette di vedere nel futuro di Opel

Rüsselsheim.  Dalla Experimental GT che scosse il mondo dell’automobile nel 1965 alla GT X Experimental, le #concept #opel sono sempre finite in prima pagina e hanno sempre portato qualcosa di nuovo sul mercato. Hanno definito il futuro immediato e più lontano della Casa con le innovazioni tecniche e gli elementi stilistici presentati su queste vetture, non sempre concepite per essere prodotte in serie. Quattro #concept costituiscono delle vere e proprie pietre miliari per il marchio, la Experimental GT del 1965, la #opel CD del 1969, la #monzaconcept del 2013 e la GT #concept del 2016: presentate nel corso degli ultimi 53 anni, hanno influenzato direttamente il Design Studio di Rüsselsheim e hanno condotto all’ultima creatura della Casa, la GT X Experimental.

Experimental GT e #opel CD: due #concept pionieristiche

La Experimental GT del 1965 fu la prima di una serie di #concept di grande successo di Rüsselsheim che hanno fatto davvero sensazione e può essere considerata la capostipite della GT X Experimental. Se ci si sofferma ad osservare questa icona del design automobilistico, si capisce immediatamente che questo veicolo incarnava già alla perfezione la filosofia stilistica del marchio “La precisione tedesca incontra l’arte scultorea”. Nel 1965 tutti i visitatori del Salone Internazionale dell’Automobile di Francoforte sentirono un tuffo al cuore alla vista delle linee mozzafiato della Experimental GT, mentre giornalisti ed esperti del settore restarono colpiti da questa originale #concept dal motore centrale anteriore e soprattutto dagli innovativi fari anteriori a scomparsa di questa sportiva due posti. La #opel Experimental GT fu la prima #concept di un costruttore europeo.

La storia della Experimental GT non può essere distinta da quella del Centro Design di Rüsselsheim, un’ istituzione innovativa che rafforzò la posizione pionieristica di #opel negli anni Sessanta del secolo scorso. #opel fu il primo costruttore Europeo ad avere una moderna organizzazione di design grazie allo Styling Studio inaugurato nel 1964, un centro pionieristico per il design automobilistico al di fuori degli Stati Uniti. La Experimental GT fu il primo prodotto della nuova organizzazione e l’ufficio design di Rüsselsheim diventò rapidamente una calamita e una piattaforma per i designer di tutto il mondo.

Incoraggiati dalla positiva risposta del pubblico alla Experimental GT e dal grande successo di mercato della GT prodotta in serie, i designer #opel del Research and Advanced Design si concentrarono sulla progettazione di coupé e sportive visionarie. Nel 1969, il team stilistico #opel fece ancora centro alla IAA di Francoforte con la #opel CD. Questa lussuosa coupé due posti con motore V8 era basata sulla Diplomat (CD = Coupé Diplomat) ed era stata concepita fin dall’inizio come una #concept non destinata alla produzione di serie. L’obiettivo era invece quello di dare uno sguardo allo sviluppo delle automobili negli anni Settanta e di indicare chiaramente la direzione futura del design #opel, esattamente come fa ora la GT X Experimental. Anche allora i designer #opel riuscirono a colpire cuori e menti del pubblico con la CD, una elegante vettura alta appena 1,11 metri. Lo stile pulito caratterizzato dal parabrezza “avvolgente” e dall’assenza dei montanti anteriori stuzzicò l’appetito del pubblico. In altre parole: una vettura di entusiasmante purezza.

Le premesse del Design #opel 2.0

Facciamo un salto in avanti di quasi 50 anni e troviamo altri due importanti antenati della GT X Experimental che attirano l’attenzione del mondo #automotive. La #monzaconcept fu una delle protagoniste del Salone dell’Automobile di Francoforte del 2013. L’obiettivo principale dello sviluppo della vettura consisteva nel raggiungere nuovi livelli di efficienza e connettività e la #monzaconcept fu un’affascinante anteprima dei futuri sviluppi. Per esprimere visivamente la ricerca di #opel di una maggiore efficienza, la #monzaconcept rappresentò un’evoluzione della filosofia stilistica “L’arte scultorea incontra la precisione tedesca”, con una carrozzeria il cui profilo trasmetteva una sensazione di flessibilità e atleticità, invece che di mera potenza muscolare. Le principali innovazioni, tuttavia, si trovavano nei settori dell’infotainment, della connettività e della HMI (Interfaccia Uomo Macchina). Strumentazione e schermi fissi erano sostituiti da proiezioni LED e immagini 3D. L’ampio pannello multifunzione scolpito, che andava da porta a porta, veniva utilizzato come una superficie unica di proiezione. Le informazioni e gli elementi decorativi venivano visualizzati lungo tutta la plancia e il guidatore poteva personalizzare qualunque cosa con i comandi vocali.

“La #monzaconcept mostra quello che sarebbe accaduto dopo poco tempo, secondo noi”, spiega Mark Adams, Vice President Design. “All’epoca lo definii Design #opel 2.0, come una nuova generazione di software informatico. Si basava sulla bellezza di forme che creavano un legame emotivo con il cliente. Ma noi dobbiamo anche rivolgerci al cervello, al nostro lato più razionale. Ciò è legato al fatto che #opel è un marchio tedesco e la Germania è nota per la qualità, la precisione e la robustezza della sua ingegneria. #opel appartiene a questa identità culturale, per cui se riuniamo questi due elementi – quello emotivo e quello razionale – in una filosofia stilistica, abbiamo il posizionamento unico di #opel tra i marchi generalisti. Abbiamo un forte richiamo emotivo e la sostanza che deriva dall’essere tedeschi”, aggiunge Adams.

Un nuovo livello di efficienza

Nel 2016 #opel inserisce un nuovo livello di efficienza nella propria filosofia stilistica con la visionaria GT #concept. Come indica il nome, si tratta di una discendente diretta della Experimental GT. Proprio come la sua progenitrice si distingue per una carrozzeria pura e mozzafiato e per la qualità dell’abitacolo. Questo modello di razza con motore anteriore centrale e trazione posteriore è all’avanguardia e allo stesso tempo purissimo e rinuncia a tutto quello che può alterare la forma pura. Sulla GT #concept non vi sono maniglie, specchietti retrovisori esterni sulle portiere. Ma oltre a una carrozzeria che lascia a bocca aperta, i designer #opel hanno creato anche un abitacolo dove si fondono alla perfezione gli stilemi tipici delle coupé sportive e una futuristica interfaccia uomo/macchina. Tutto nella GT #concept è al servizio dell’autentico e puro piacere di guida. I due sedili sportivi si adattano come un vestito cucito su misura, il volante e i pedali sono regolabili elettricamente al millimetro, la bassa linea di cintura delle portiere consente di appoggiare comodamente il braccio, forme e colori creano una sensazione di spazio ideale e il cielo scorre sopra il tettuccio panoramico. Uomo e macchina diventano una sola cosa.

La GT #concept evidenzia una volta di più lo spirito pionieristico di #opel. Una vettura dinamica, con la tipica linea rossa che suddivide orizzontalmente la carrozzeria del veicolo e ne definisce le proporzioni. Gli pneumatici anteriori rossi, montati su cerchi con uno sfrontato design ispirato ai pattini a rotelle, ricordano una motocicletta #opel, la Motoclub 500 che era già all’avanguardia per la propria epoca (il 1928) e sfoggiava due sgargianti pneumatici rossi. Qui si fermano i legami della GT #concept con il passato. Il cofano anteriore allungato, l’assenza del cofano posteriore, il doppio scarico centrale e, ovviamente, il nome fanno riferimento alla prima GT. Eccetto questi elementi, la #opel GT #concept è un modello originale, senza alcun segno rétro.

Ritorno al futuro

La GT X Experimental è la successiva #concept Car in questa linea di visioni pionieristiche e porta il linguaggio stilistico #opel alla fase seguente della propria evoluzione. Non nasconde gli evidenti legami con le #concept #opel del passato, come dimostra la tipica linea gialla o l’ulteriore sviluppo dell’interattività mostrata per la prima volta sulla #monzaconcept e sulla GT #concept, è sufficientemente sicura da essere indipendente e comunicare un messaggio chiaro: la #opel GT X Experimental è un primo sguardo sul futuro e sull’aspetto che i modelli #opel avranno a metà anni Venti, sempre restando fedeli allo specifico “stile Opel”, che si può riassumere con tre valori fondamentali: tedesco, accessibile ed entusiasmante.

In futuro il marchio intende restare legato all’espressione più moderna e positiva delle proprie radici tedesche: la “Nuova Germanicità” di #opel prende il meglio dei tradizionali valori tedeschi – eccellenza ingegneristica, una passione sincera per l’esecuzione tecnica impeccabile, la massima attenzione a funzionalità, qualità e affidabilità – e li integra con calore e apertura mentale. Ispirata dallo spirito innovativo di #opel, la nuova GT X Experimental coglie l’essenza della ricca tradizione della Casa e promette un futuro entusiasmante. Unisce infatti caratteristiche tipiche tedesche come ingegneria, precisione e qualità con innovazioni visionarie, anticipando così quale sarà l’aspetto delle vetture #opel a metà dei prossimi anni Venti: grintose e dall’estetica pura ma estremamente accessibili e costruite per i clienti.

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