Il progetto della #2CV aveva preso il via nel lontano 1936 con il nome in codice di T.P.V. (Toute Petite Voiture) per dare una vettura semplice, affidabile ed economica a tutta una fascia di automobilisti che avevano esigenze diverse da quelle urbane: curati di campagna, medici condotti, veterinari e per... “trasportare una coppia di contadini, un barilotto di vino o cinquanta chili di patate ed un paniere di uova attraverso un campo arato senza romperne uno”, come recitava il capitolato sottoposto ai progettisti!
Non doveva essere bella, il direttore generale Pierre-Jules Boulanger era stato chiaro al riguardo: funzionale e razionale, non bella. Ma dopo la guerra questa pregiudiziale venne a mancare e nel breve volgere di tre anni #flaminiobertoni, lo stilista italiano che aveva già realizzato la Traction Avant e che avrebbe disegnato la DS19, riuscì a donare alla piccola #2CV un aspetto equilibrato e simpatico, facendo di quest’ultima cifra uno degli ingredienti del successo della vettura.
La presentazione fu fissata per il 6 ottobre del 1948, al Salone dell’Auto di #Parigi, ma com’era costume dell’azienda, non lo sapeva nessuno. Addirittura il giorno precedente, il direttore generale di Citroën, in conferenza stampa, negò la presenza di significative novità sullo stand della Marca.
Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare
Salone di Parigi, 6 ottobre 1948, Pierre-Jules Boulanger mostra la nuova 2CV al presidente della repubblica francese Vincent Auriol
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