Cookie Consent by Free Privacy Policy website CDA FCA - Risultati Secondo Trimestre 2015
luglio 30, 2015 - Fiat

CDA FCA - Risultati Secondo Trimestre 2015

FCA ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto in aumento del 69% a 333 milioni di euro. L'EBIT adjusted è stato pari a 1,5 miliardi di euro, con una crescita del 58% trainata dal forte miglioramento del margine di NAFTA che si è attestato al 7,7%. I ricavi del Gruppo sono in progresso del 25% a 29,2 miliardi di euro. L'indebitamento netto industriale è diminuito di 0,6 miliardi di euro nel trimestre attestandosi a 8,0 miliardi di euro. Rivisti al rialzo i target per l'anno in corso.

  • I veicoli consegnati a livello globale sono stati 1,2 milioni, in linea con il secondo trimestre 2014, con una forte performance in NAFTA ed EMEA parzialmente compensata dalla perdurante debolezza di mercato in LATAM. Continua il buon andamento del marchio Jeep, con le consegne a livello globale in aumento del 27%.
  • I ricavi sono in progresso del 25% a 29,2 miliardi di euro.
  • L'EBIT adjusted1 si è attestato a 1.525 milioni di euro, in crescita del 58% rispetto ai 968 milioni di euro del secondo trimestre 2014, con aumenti in NAFTA e EMEA parzialmente compensati dai cali registrati in LATAM e APAC. Il margine di NAFTA è migliorato al 7,7%.
  • L'utile netto adjusted2 è stato pari a 450 milioni di euro, più del doppio rispetto ai 204 milioni di euro del secondo trimestre 2014.
  • L'indebitamento netto industriale è diminuito di 0,6 miliardi di euro rispetto al 31 marzo 2015 attestandosi a 8,0 miliardi di euro. La liquidità disponibile rimane forte a 25,4 miliardi di euro.
  • Il Gruppo rivede al rialzo i target per l'anno in corso.

Nel secondo trimestre 2015, i ricavi sono stati pari a 29,2 miliardi di euro, in crescita di 5,9 miliardi di euro (+25%; +10% a parità di cambi di conversione) rispetto ai 23,3 miliardi di euro dell'analogo periodo del 2014. Gli aumenti registrati da NAFTA (+40%; +16% a parità di cambi di conversione), EMEA (+19%; +16% a parità di cambi di conversione) e Componenti (+23%; +18% a parità di cambi di conversione) sono stati in parte compensati dai cali registrati da LATAM (‑15%; -13% a parità di cambi di conversione) e Maserati (-17%; -29% a parità di cambi di conversione). 

L'EBIT adjusted è stato pari a 1.525 milioni di euro, in crescita di 557 milioni di euro (+58%; +30% a parità di cambi di conversione) per effetto del forte incremento registrato da NAFTA e dei continui miglioramenti in EMEA e nei Componenti, in parte compensati da minori risultati in LATAM e APAC. Tale risultato riflette inoltre l'effetto positivo della variazione dei cambi di conversione derivante dall'apprezzamento del dollaro USA.

Il risultato di NAFTA è stato pari a 1.327 milioni di euro, più del doppio rispetto ai 595 milioni di euro del secondo trimestre 2014 per effetto dei maggiori volumi, dei migliori prezzi e del favorevole impatto dei cambi di conversione, in parte compensati dai maggiori costi industriali. Il margine sui ricavi di NAFTA è migliorato al 7,7% rispetto al 4,9% del secondo trimestre 2014. Nel primo semestre, il margine di NAFTA è migliorato al 5,8% rispetto al 4,1% dell'analogo periodo del 2014 e si posiziona quindi nel target fissato per l'intero esercizio (tra il 5,5% e il 6,0%). L'EBIT adjusted di LATAM è negativo per 79 milioni di euro, in calo di 142 milioni di euro per effetto dei minori volumi conseguenti alle condizioni di mercato, dei costi di start-up dello stabilimento di Pernambuco e quelli relativi al lancio commerciale della Jeep Renegade, in parte compensati dal favorevole effetto prezzi. Escludendo i costi di start-up dello stabilimento di Pernambuco e quelli relativi al lancio della Jeep Renegade, LATAM sarebbe stato in pareggio nel trimestre. In APAC, l'EBIT adjusted è stato pari a 47 milioni di euro, in diminuzione di 63 milioni di euro rispetto al secondo trimestre 2014 per effetto dei minori volumi e dello sfavorevole effetto prezzi, principalmente attribuibili al difficile contesto di mercato in Cina e al negativo impatto cambi in relazione al dollaro australiano, in parte compensati dai minori costi di marketing. L'EBIT adjusted di EMEA è stato pari a 57 milioni di euro, rispetto al pareggio del secondo trimestre 2014, per effetto dei maggiori volumi e del mix più favorevole, in parte compensati dall'effetto negativo dei cambi di conversione sui veicoli importati dalla region NAFTA.

L'EBIT adjusted esclude oneri netti pari a 177 milioni di euro nel secondo trimestre 2015 e 7 milioni di euro nell'analogo periodo del 2014. Gli oneri netti del secondo trimestre 2015 includono principalmente 80 milioni di euro rilevati in conseguenza dell'utilizzo del tasso di cambio SIMADI (Sistema Marginal de Divisas) in considerazione del continuo deterioramento delle condizioni economiche in Venezuela e 81 milioni di euro relativi all'accordo raggiunto con la National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) negli Stati Uniti.

Gli oneri finanziari netti sono stati pari a 627 milioni di euro. L'aumento di 121 milioni di euro rispetto al secondo trimestre 2014 è principalmente attribuibile ad un onere non ricorrente di 51 milioni di euro rilevato in relazione al rimborso anticipato del prestito obbligazionario (Senior Secured Notes) di FCA US con scadenza nel 2019, allo sfavorevole effetto dei cambi di conversione e al maggior livello di indebitamento in Brasile.

Le imposte sul reddito ammontano a 388 milioni di euro rispetto a 258 milioni di euro nel secondo trimestre 2014, principalmente per effetto dell'aumento dell'utile ante imposte.

 

L'utile netto del trimestre è stato pari a 333 milioni di euro (197 milioni di euro nel secondo trimestre 2014). La quota di utile attribuibile ai soci della controllante è pari a 320 milioni di euro, rispetto a 175 milioni di euro nel secondo trimestre 2014.

L'utile netto adjusted del trimestre è stato pari a 450 milioni di euro, rispetto a 204 milioni di euro del secondo trimestre 2014.

L'indebitamento netto industriale al 30 giugno 2015 è pari a 8,0 miliardi di euro, in calo rispetto agli 8,6 miliardi di euro del 31 marzo 2015. La differenza di 0,6 miliardi di euro riflette principalmente 3,1 miliardi di euro derivanti dal positivo flusso di cassa della gestione operativa in parte compensato da investimenti pari a 2,2 miliardi di euro.

La liquidità disponibile al 30 giugno 2015 è pari a 25,4 miliardi di euro, stabile rispetto al 31 marzo 2015. La positiva performance operativa è stata in parte compensata dall'impatto negativo dei cambi di conversione (0,7 miliardi di euro). 

 

Prospettive per il 2015

Il Gruppo rivede al rialzo i target per l'anno in corso:

 

  • Consegne a livello globale a circa 4,8 milioni di veicoli (da un intervallo compreso tra 4,8 e 5,0 milioni di veicoli;
  • Ricavi a oltre 110 miliardi di euro (da circa 108 miliardi di euro);
  • EBIT adjusted pari o superiore a 4,5 miliardi di euro (da un intervallo compreso tra 4,1 e 4,5 miliardi di euro);
  • Utile netto adjusted in un intervallo compreso tra 1,0 e 1,2 miliardi di euro con un utile base per azione (EPS) adjusted in un intervallo compreso tra 0,64 e 0,77 euro (invariato);
  • Indebitamento netto industriale compreso in un intervallo tra 7,5 e 8,0 miliardi di euro  (invariato).

 

Gli importi di cui sopra non includono alcun impatto derivante dalle operazioni relative a Ferrari annunciate in precedenza.

Le consegne sono state pari a 677.000 veicoli (+8%), mentre i veicoli venduti sono stati 682.000 (+5%). La quota di mercato negli Stati Uniti è stata pari al 12,4% (+30 punti base rispetto al secondo trimestre 2014) e al 15,0% in Canada (-30 punti base).

ricavi netti sono stati pari a 17,2 miliardi di euro, in crescita del 40% (+16% a parità di cambi di conversione), principalmente per effetto dell'aumento dei volumi della nuova Jeep Renegade e della nuova Chrysler 200, del positivo effetto prezzi e del favorevole impatto della variazione dei cambi di conversione.

L'EBIT adjusted è stato pari a 1.327 milioni di euro, più del doppio rispetto ai 595 milioni di euro del secondo trimestre 2014. Il miglioramento è attribuibile ai maggiori volumi, ai migliori prezzi, alle efficienze sugli acquisti e ai positivi cambi di conversione, i quali sono stati parzialmente compensati da maggiori costi di materiali riferibili all'arricchimento dei contenuti dei veicoli. Il margine sui ricavi di NAFTA è migliorato al 7,7% rispetto al 4,9% del secondo trimestre 2014. Nel primo semestre, il margine è migliorato al 5,8% rispetto al 4,1% dell'analogo periodo del 2014 e si posiziona quindi nel target fissato per l'intero esercizio (tra il 5,5% e il 6,0%). L'EBIT adjusted del secondo trimestre 2015 esclude l'onere di 81 milioni di euro relativo all'accordo raggiunto con la NHTSA.

Le consegne sono state pari a 138.000 veicoli, una flessione del 32% che riflette la perdurante debolezza del contesto economico e le conseguenti difficili condizioni di mercato nei principali paesi della region. In Brasile, la quota di mercato si è attestata al 19,0%, in calo di 190 punti base per effetto del contesto competitivo e la conseguente pressione sui prezzi. Il Gruppo ha tuttavia mantenuto la leadership di mercato, con un vantaggio di 360 punti base rispetto al concorrente più prossimo. In Argentina, la diminuzione della quota di mercato, dal 15,8% del secondo trimestre 2014 al 12,2% del secondo trimestre 2015, è principalmente attribuibile alle restrizioni sulle importazioni.

ricavi netti sono stati pari a 1.851 milioni di euro, in diminuzione del 15% (-13% a parità di cambi di conversione) principalmente per effetto del calo delle consegne.

L'EBIT adjusted è stato negativo per 79 milioni di euro, in calo rispetto al risultato positivo di 63 milioni di euro del secondo trimestre 2014. La diminuzione è attribuibile ai minori volumi, ai costi di start-up dello stabilimento di Pernambuco e ai maggiori costi pubblicitari relativi al lancio della Jeep Renegade, in parte compensati dal favorevole effetto prezzi. Escludendo i costi di start-up dello stabilimento di Pernambuco e quelli relativi al lancio della Jeep Renegade, LATAM sarebbe stato in pareggio nel trimestre. L'EBIT adjusted del secondo trimestre 2015 esclude l'onere di 80 milioni di euro derivante principalmente dall'adozione del tasso di cambio SIMADI in considerazione del continuo deterioramento delle condizioni economiche in Venezuela.  

 

(1) Per gli Stati Uniti e il Canada, per "Vendite" si intendono le vendite al cliente finale comunicate al Gruppo dalla rete di vendita.

Le consegne (escluse quelle effettuate dalle joint venture) sono state pari a 46.000 veicoli (-15%), principalmente per effetto dell'accresciuta competizione in Cina. Le vendite (incluse quelle effettuate dalle joint venture) sono state pari a 55.000 veicoli, in calo di 14.000 unità rispetto al secondo trimestre 2014.

ricavi netti sono stati pari a 1.523 milioni di euro, in linea con il secondo trimestre 2014 ma in calo del 12% a parità di cambi di conversione principalmente per effetto dei minori volumi.

L'EBIT adjusted è stato pari a 47 milioni di euro. La diminuzione di 63 milioni di euro rispetto al secondo trimestre 2014 è attribuibile ai minori volumi e allo sfavorevole effetto prezzi, principalmente riconducibile ad un incremento dei livelli di incentivi alle vendite in Cina e al negativo impatto cambi sui veicoli venduti in Australia, in parte compensati da minori costi di marketing. 

Le consegne complessive di automobili e veicoli commerciali leggeri sono state pari a 322.000 unità (+13% rispetto al secondo trimestre 2014). Le consegne di automobili sono aumentate del 13% a 258.000 unità, mentre le consegne di veicoli commerciali leggeri sono aumentate del 12% a 64.000 unità. La quota di mercato in Europa (EU28+EFTA) per le automobili è aumentata di 30 punti base al 6,4% (+70 punti base al 28,6% in Italia). Per i veicoli commerciali leggeri, la quota di mercato in Europa (EU28+EFTA) è rimasta stabile al 13,0% (+60 punti base al 45,1% in Italia).

ricavi netti sono stati pari a 5.470 milioni di euro (+19%; +16% a parità di cambi di conversione) trainati dai maggiori volumi e da un mix prodotto più favorevole per effetto del buon andamento della nuova Fiat 500X e della Jeep Renegade.

Nel secondo trimestre 2015, l'EBIT adjusted è stato pari a 57 milioni di euro, rispetto al pareggio nell'analogo periodo del 2014. Il miglioramento è principalmente attribuibile alle maggiori consegne e al mix prodotto più favorevole - grazie al continuo successo dei veicoli della famiglia 500 e del marchio Jeep, in particolare la Fiat 500X e la Jeep Renegade - e alle efficienze sui costi, solo in parte compensati dai maggiori costi per i veicoli importati dagli Stati Uniti a causa dell'indebolimento dell'euro e dall'aumento delle spese pubblicitarie. (1)

(1) A causa dell'indisponibilità di dati relativi al mercato Italia, i dati riportati sono un'estrapolazione e potrebbero quindi esistere delle discrepanze rispetto ai dati effettivi. 

ricavi netti sono stati pari a 766 milioni di euro, con un aumento di 37 milioni di euro (+5%) rispetto al secondo trimestre 2014, principalmente attribuibile ai maggiori volumi e al mix prodotto più favorevole parzialmente compensati dalle minori vendite di motori a Maserati.

L'EBIT adjusted è stato pari a 124 milioni di euro rispetto a 105 milioni di euro nel secondo trimestre 2014. Il miglioramento è principalmente attribuibile ai maggiori volumi, al mix prodotto più favorevole e al positivo effetto cambi.

ricavi netti sono stati pari a 610 milioni di euro. Il calo del 17% (-29% a parità di cambi di conversione) rispetto al secondo trimestre 2014 è principalmente attribuibile ai minori volumi conseguenti all'indebolimento della domanda in Cina e allo sfavorevole mix prodotto.

L'EBIT adjusted è stato pari a 43 milioni di euro, in calo rispetto ai 61 milioni di euro del secondo trimestre 2014 principalmente per effetto dei minori volumi e degli effetti sfavorevoli di mix e prezzi, in parte compensati da minori spese generali, amministrative e di vendita. 

Magneti Marelli   

ricavi netti sono stati pari a 1.868 milioni di euro, in crescita del 17% rispetto all'analogo periodo del 2014 per effetto del buon andamento delle linee Lighting, Sistemi Elettronici e Powertrain.

L'EBIT adjusted è stato pari a 76 milioni di euro, con un aumento di 21 milioni di euro (+38%), principalmente per effetto dei maggiori volumi e dei benefici delle azioni di contenimento dei costi e delle efficienze, parzialmente compensati dai costi di start-up relativi allo stabilimento di Pernambuco 

 

Comau

ricavi netti sono cresciuti del 58% attestandosi a 532 milioni di euro, principalmente per effetto del buon andamento dei business Body Assembly (in precedenza Body Welding) e Robotica.

L'EBIT adjusted è stato pari a 20 milioni di euro, in crescita di 9 milioni di euro rispetto al secondo trimestre 2014 per effetto dell'aumento dei volumi e del favorevole mix.

Teksid

ricavi netti sono stati pari a 172 milioni di euro, in crescita del 4% rispetto al secondo trimestre 2014, principalmente per effetto dell'aumento del 18% dei volumi della business unit Alluminio, in parte compensato da un calo del 7% per la business unit Ghisa.

L'EBIT adjusted è in pareggio rispetto al risultato negativo per 1 milione di euro del secondo trimestre 2014. Il miglioramento è principalmente attribuibile ai maggiori volumi della business unit Alluminio e al positivo impatto cambi.

 

Attività dei brand nel trimestre

La Giulia, il tanto atteso nuovo modello di Alfa Romeo in versione Quadrifoglio Verde, è stata svelata alla stampa internazionale il 24 giugno, esattamente 105 anni dopo la fondazione di Alfa Romeo a Milano, segnando l'inizio di un nuovo capitolo nella storia di questo marchio leggendario. La presentazione è avvenuta presso il Museo Storico Alfa Romeo ("La Macchina del Tempo") che è stato di recente ristrutturato e riqualificato.

La nuova Fiat Aegea, progetto di berlina compatta dal design raffinato che unisce comfort, abitabilità, efficienza e tecnologia, è stata presentata al Salone dell'Auto di Istanbul il 21 maggio. La commercializzazione è prevista a partire da novembre 2015 in Turchia, per poi proseguire in oltre 40 Paesi dell'area EMEA.

All'inaugurazione di Expo Milano 2015 il 1° maggio, Fiat Chrysler Automobiles, in qualità di Official Global Partner con una flotta di 105 veicoli, insieme ai suoi marchi, ha dato il benvenuto ai visitatori della manifestazione con una campagna outdoor basata sul linguaggio universale delle bandiere e composta da maxi-affissioni, poster e videoinstallazioni di grande impatto. Il Gruppo ha inoltre aperto un FCA Store all'interno del sito e organizzato una tavola rotonda sul tema "Ambiente: motore di cambiamento e innovazione" in occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente.

Ad aprile, la nuova Chrysler 200 è stata nominata "Car of the Year" dalla Rocky Mountain Automotive Press Association, mentre la nuova Chrysler 300C Platinum è stata inclusa da Ward's nella lista dei "10 Best Interiors"del 2015.

A maggio, la nuova Jeep Renegade e la Fiat 500 sono state incluse da Kelley Blue Book nella lista annuale delle"10 Coolest New Cars Under $18,000".

Alla 14° edizione del China International Machine Tool Show ad aprile, Comau ha presentato le più potenti soluzioni powertrain, tecnologie per macchinari e robot industriali all'avanguardia.

Il presente documento, e in particolare la sezione intitolata “Prospettive per il 2015”, contiene dichiarazioni previsionali. In alcuni casi, tali affermazioni possono essere caratterizzate da termini quali “può”, “sarà”, “si prevede”, “potrebbe”, “dovrebbe”, “intende”, “stima”, “prevede”, “crede”, “rimane”, “in linea”, “pianifica”, “target”, “obiettivo”, “scopo”, “previsione”, “proiezione”, “aspettativa”, “prospettiva”, “piano”, “intende”, o termini simili. Le dichiarazioni previsionali non costituiscono una garanzia o promessa da parte del Gruppo riguardo ai risultati futuri. Piuttosto, sono basate sulle aspettative e proiezioni attuali del Gruppo circa eventi futuri e, per loro stessa natura, sono soggette a rischi e incertezze. Tali dichiarazioni si riferiscono ad eventi, e dipendono da circostanze, che potrebbero effettivamente verificarsi in futuro oppure non. Pertanto, è opportuno non fare indebito affidamento su tali affermazioni. I risultati futuri del Gruppo potrebbero differire significativamente da quelli impliciti nelle dichiarazioni previsionali a causa di una serie di fattori, tra cui: la capacità del Gruppo di raggiungere determinati volumi minimi di vendita di veicoli; sviluppi nei mercati finanziari globali e generali condizioni economiche e di altro tipo; variazioni della domanda nel settore automobilistico, che è soggetto ad alta ciclicità; la capacità del Gruppo di arricchire il proprio portafoglio di prodotti e di offrire prodotti innovativi; l'elevato livello di concorrenza nel settore automobilistico; la capacità del Gruppo di ampliare il livello di penetrazione di alcuni dei propri marchi nei mercati internazionali; cambiamenti nel rating del Gruppo; la capacità del Gruppo di realizzare benefici previsti da acquisizioni, joint venture e altre alleanze strategiche; la capacità del Gruppo di realizzare sinergie operative; la potenziale incapacità del Gruppo di finanziare taluni piani pensionistici del Gruppo; la capacità del Gruppo di fornire o organizzare adeguato accesso a fonti di finanziamento per i concessionari del Gruppo e per la clientela retail; la capacità del Gruppo di accedere a fonti di finanziamento al fine di realizzare il piano industriale del Gruppo e migliorare le attività, la situazione finanziaria e i risultati operativi del Gruppo; vari tipi di reclami, azioni legali e altri potenziali fonti di responsabilità a carico del Gruppo; interruzioni dovute a instabilità di natura politica, sociale ed economica; spese operative di importo significativo relative alla tutela dell’ambiente e della salute e della sicurezza sul lavoro; sviluppi nelle relazioni sindacali e nella normativa giuslavoristica; aumento dei costi, interruzioni delle forniture o carenza di materie prime; fluttuazioni dei tassi di cambio, variazioni dei tassi d'interesse, rischio di credito e altri rischi di mercato; la capacità del Gruppo di ottenere i benefici attesi dalla proposta separazione di Ferrari; rischi di natura politica e tensioni sociali; terremoti o altri disastri naturali e altri rischi e incertezze.

Le dichiarazioni previsionali contenute nel presente documento devono considerarsi valide solo alla data del presente documento e la Società non si assume alcun obbligo di aggiornare o emendare pubblicamente tali dichiarazioni. Ulteriori informazioni riguardanti il Gruppo e le sue attività, inclusi taluni fattori in grado di influenzare significativamente i risultati futuri del Gruppo, sono contenute nei documenti depositati dalla Società presso la Securities and Exchange Commission, l’AFM e la CONSOB.

Il 30 luglio 2015, alle h.15:00 BST i risultati del primo semestre 2015 saranno presentati dal management agli analisti e agli investitori istituzionali in una conference call, accessibile in diretta e, successivamente, in forma registrata sul sito del Gruppo (http://www.fcagroup.com/en-us/pages/home.aspx). Precedentemente alla conference call, la relativa presentazione sarà resa disponibile sul medesimo sito.

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