Cookie Consent by Free Privacy Policy website In Australia Melandri raddoppia vincendo anche Gara 2 del WorldSBK, a Lucas Mahias la vittoria nel WorldSSP
febbraio 25, 2018 - Pirelli

In Australia Melandri raddoppia vincendo anche Gara 2 del WorldSBK, a Lucas Mahias la vittoria nel WorldSSP

L’italiano inizia la stagione regalando a Ducati una fantastica doppietta e in entrambe le classi, grazie anche alle prestazioni assolute dei pneumatici, vengono realizzati nuovi giri record; Pirelli sottolinea l’importanza del rispetto della pressione minima dei pneumatici

Phillip Island (Australia), 25 febbraio 2018 – La stagione 2018 del Campionato Mondiale MOTUL FIM Superbike non poteva iniziare in un modo migliore per l’italiano Marco Melandri (Aruba.it Racing – Ducati) che in Australia, sul circuito di Phillip Island, ha portato il rosso Ducati per ben due volte sul gradino più alto del podio a coronamento di un fine settimana perfetto.

 

Alle spalle del ravennate nella gara di oggi si sono posizionati il Campione del Mondo in carica Jonathan Rea e, con una prestazione da incorniciare, il pilota non ufficiale Ducati Xavi Forés (Barni Racing Team).

Nel Campionato Mondiale Supersport il francese della Yamaha Lucas Mahias si conferma invece come l’uomo da battere, mentre la casa di Iwata monopolizza il podio grazie alle prestazioni dell’altro pilota ufficiale Federico Caricasulo e del privatista Randy Krummenacher. 

In entrambe le classi, grazie anche alle prestazioni assolute dei pneumatici Pirelli, sono stati realizzati i nuovi giri record della pista ad opera di Marco Melandri e di Sandro Cortese.

 

Gara 2 del WorldSBK e la gara del WorldSSP di oggi si sono svolte effettuando un pit stop. A tal proposito il il Direttore Racing di Pirelli Moto, Giorgio Barbier, ha dichiarato: “Pirelli ha preso atto della decisione di effettuare due gare con l’introduzione della regola del flag to flag e relativo pit stop obbligatorio che è stata presa da Dorna e FIM dopo aver sentito i pareri di piloti e rappresentanti dei team. Ci tengo a sottolineare come, in realtà, dagli incontri con i partecipanti di tutte le classi, non si sia levata una voce unanime in tal senso ma alcuni piloti erano favorevoli ad effettuare tutta la durata delle gare piuttosto che a ridurne semplicemente il numero di giri. In queste situazioni è giusto però che sia la voce della maggioranza a prevalere e pertanto si è deciso di procedere in tal senso. Dispiace sicuramente per quei piloti che hanno lavorato bene nella messa a punto della moto nei giorni che hanno preceduto il fine settimana di gare riuscendo a gestire bene l’usura dei pneumatici. Il tema delle pressioni per noi resta comunque un punto cruciale perché è chiaro che se un pneumatico non è gonfiato correttamente non può lavorare bene e questo, giro dopo giro, può innescare problemi, soprattutto in un circuito particolarmente critico e sensibile come quello di Phillip Island. Per questo motivo Dorna e la FIM in accordo con Pirelli a partire da questo round hanno implementato una procedura di controllo delle pressioni pochi minuti prima della partenza scegliendo a caso tra alcuni piloti. I primi dati fanno riflettere: su nove piloti controllati nelle tre gare del weekend, quattro erano al di sotto della pressione minima di 1,60 bar consigliata da Pirelli, l’organizzatore del Campionato ha comunicato che a partire dal round di Aragón i piloti che non rispetteranno le pressioni minime verranno sanzionati.”

 

In Gara 2 del WorldSBK la ducati privata di Xavi Forés (Barni Racing Team) parte dalla pole position ma questo non è sufficiente a contenere Eugene Laverty (Milwaukee Aprilia), scattato dalla quinta casella, e Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) che già nel corso del primo giro riescono a sopravanzarlo.  

Nel corso del secondo giro anche Leon Camier (Red Bull Honda World Superbike Team) entra in gara e si porta in seconda posizione alle spalle di Laverty mentre Forés scivola in quinta posizione. Purtroppo al terzo giro Laverty scivola a terra, la testa della corsa viene presa da Chaz Davies (Aruba.it Racing – Ducati) seguito da Xavi Forés e Jonathan Rea, quarto Michael Van der Mark (Pata Yamaha Official WorldSBK Team) e quinto il vincitore di Gara 1 Marco Melandri. Nel frattempo Rea supera i due piloti Ducati e si porta in testa ma sul rettilineo che porta all’arrivo Davies e Forés riescono a riprendersi le posizioni perse.

Il gruppo di testa è molto compattato con sei piloti racchiusi in meno di un secondo di distacco. Alla testa del gruppo si alternano Chaz Davies e Xavi Forés seguiti da Jonathan Rea, Marco Melandri e Michael Van Der Mark.

Nel corso del decimo giro i primi a rientrare al box sono Forés, Rea e Van Der Mark, seguiti nel giro successivo dagli altri piloti.

Al tredicesimo giro scivolata di Chaz Davies che è costretto ad abbandonare la corsa, nel frattempo anche dopo il pit stop Xavi Forés continua a guidare la gara tallonato a ruota da Jonathan Rea, Marco Melandri e Tom Sykes.

Nel corso del quindicesimo giro Marco Melandri realizza il nuovo record della pista con il tempo di 1’30.848 migliorando di un decimo il tempo realizzato dal compagno di squadra Chaz Davies nel 2014.

Al ventesimo giro Jonathan Rea passa in testa alla gara superando Xavi Forés che, poco dopo, viene sorpassato anche da Marco Melandri.

Il finale è al cardiopalma: la Ducati di Marco Melandri è più veloce della Kawasaki di Jonathan Rea in rettilineo e il ravennate ne approfitta riuscendo a passare per primo sotto la bandiera a scacchi precedendo il nordirlandese della casa di Akashi per soli 21 millesimi di secondo. Ottimo terzo posto per Xavi Forés, primo tra i piloti dei team privati.

 

Classifica WorldSBK Gara 2:

 

1) M. Melandri (Aruba.it Racing – Ducati)

2) J. Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK)

3) X. Forés (Barni Racing Team)

4) T. Sykes (Kawasaki Racing Team WorldSBK)

5) A. Lowes (Pata Yamaha Official WorldSBK Team)

6) L. Camier (Red Bull Honda World Superbike Team)

7) M. Van Der Mark (Pata Yamaha Official WorldSBK Team)

8) J. Torres (MV Agusta Reparto Corse)

9) L. Baz (GULF ALTHEA BMW Racing Team)

10) T. Razgatlioglu (Kawasaki Puccetti Racing)

11) R. Ramos (Team GoEleven Kawasaki)

12) L. Mercado (Orelac Racing VerdNatura)

13) J. Gagne (Red Bull Honda World Superbike Team)

14) P. Jacobsen (TripleM Honda World Superbike Team)

15) E. Laverty (Milwaukee Aprilia)

RT) C. Davies (Aruba.it Racing – Ducati)

RT) O. Jezek (Guandalini Racing)

RT) D. Falzon (Yamaha Racing Team)(wild card)

 

Alle ore 13.30 locali ha preso il via la prima gara dell’anno del Campionato Mondiale FIM Supersport con Lucas Mahias (GRT Yamaha Official WorldSSP team) in pole position. Il francese della Yamaha parte sùbito bene mantenendo la testa del gruppo, alle sue spalle Kenan Sofuoglu (Kawasaki Puccetti Racing) e il compagno di squadra Federico Caricasulo, seguiti da Luke Stapleford (Profile Racing) e Randy Krummenacher (BARDAHL Evan Bros. WorldSSP Team). Nel corso del primo giro Hikari Okubo (Kawasaki Puccetti Racing) lascia la corsa per un incidente mentre al terzo giro ad abbandonare è Anthony West. Nel frattempo Caricasulo si porta in seconda posizione superando Sofuoglu.

Nel corso del quarto giro viene esposta la bandiera rossa per un incidente che coinvolge Soomer e Canducci. Alla ripresa nove giri da percorrere senza procedura di pit stop e con schieramento in base ai risultati ottenuti in Superpole®.

Lucas Mahias parte ancora una volta bene, alle sue spalle si piazza il suo compagno di squadra, Federico Caricasulo, e in terza posizione Randy Krummenacher che poco dopo riesce a soffiare all’italiano la seconda posizione salvo poi restituirgliela nuovamente. Nel corso del settimo giro lo svizzero riesce però a superare definitivamente l’italiano e a riconquistare la seconda posizione. In quarta posizione Sandro Cortese (Kallio Racing), in quinta Luke Stapleford.

Alla fine il podio sarà prerogativa dei piloti Yamaha con il Campione del Mondo in carica Lucas Mahias che precederà sul traguardo Randy Krummenacher e Sandro Cortese che, dopo aver realizzato il nuovo giro record della pista in 1’33.072, riesce a soffiare il podio sul traguardo a Federico Caricasulo.

 

Classifica WorldSSP:

 

1) L. Mahias (GRT Yamaha Official WorldSSP team)

2) R. Krummenacher (BARDAHL Evan Bros. WorldSSP Team)

3) S. Cortese (Kallio Racing)

4) F. Caricasulo (GRT Yamaha Official WorldSSP team)

5) L. Stapleford (Profile Racing)

6) R. De Rosa (MV Agusta Reparto Corse by Vamag)

7) J. Cluzel (NRT)

8) K. Smith (GEMAR Team Lorini)

9) A. Badovini (MV Agusta Reparto Corse by Vamag)

10) T. Gradinger (NRT)

11) N. Tuuli (CIA Landlord Insurance Honda)

12) L. Cresson (Kallio Racing)

13) K. Sofuoglu (Kawasaki Puccetti Racing)

14) H. Okubo (Kawasaki Puccetti Racing)

15) T. Toparis (Cube Racing)

16) J. Van Sikkelerus (GEMAR Team Lorini)

17) M. Di Meglio (GMT94 Yamaha)

18) N. Calero (Orelac Racing VerdNatura)

RT) L. Epis (Team GoEleven Kawasaki)

RT) M. Canducci (Team GoEleven Kawasaki)

RT) H. Soomer (Racedays)

RT) A. West (EAB antwest Racing)

 

Le soluzioni Pirelli scelte dai piloti per WorldSBK Gara 2 e WorldSSP:

 

In Gara 2 del WorldSBK non si sono sostanzialmente visti cambi rispetto a Gara 1. All’anteriore praticamente tutti i piloti hanno optato per la soluzione SC1 di sviluppo V0952 (opzione C) che già in Gara 1 era stata la più utilizzata.

Per quanto riguarda il posteriore la più scelta è stata la SC1 di sviluppo V0965 (opzione A), già gomma di gara nel 2017.

Tra Gara 1 e Gara 2 gli unici piloti ad aver effettuato un cambio sono stati Xavi Forés (Barni Racing Team), che all’anteriore è passato dalla SC1 di sviluppo V0952 (opzione C) alla SC1 di gamma (opzione B), e Patrick Jacobsen (TripleM Honda World Superbike Team) che al posteriore ha optato per la SC1 di sviluppo W1049 (opzione B).

 

Nella gara del WorldSSP tutti i piloti hanno utilizzato la soluzione SC1 di sviluppo U1149 (opzione A) al posteriore, mentre per quanto riguarda l’anteriore 16 dei 22 piloti in griglia hanno optato per la SC1 di gamma (opzione A).

 

Le statistiche Pirelli per WorldSBK Gara 2:

 

• Vincitore del PIRELLI BEST LAP AWARD: Marco Melandri (Aruba.it Racing - Ducati),in 1'31.178 al 6° giro

• Soluzione anteriore più utilizzata: SC2 di sviluppo V0952 (16 su 18 piloti)

• Soluzione posteriore più utilizzata: SC1 di sviluppo V0965 (10 su 18 piloti)

• Velocità massima raggiunta dagli pneumatici Pirelli DIABLO™ Superbike in gara: 317,6 km/h, realizzata da Marco Melandri (Aruba.it Racing - Ducati) al 2° giro

• Numero di soluzioni (asciutto, intermedia e bagnato) per la classe WorldSBK: 6 anteriori e 6 posteriori

• Numero di pneumatici a disposizione di ogni pilota WorldSBK: 75, 40 anteriori + 35 posteriori

• Temperatura aria: 20° C 

• Temperatura asfalto: 33° C

 

Le statistiche Pirelli per la WorldSSP:


• Vincitore del PIRELLI BEST LAP AWARD: Sandro Cortese (Kallio Racing), in 1'33.072 al 5° giro

• Soluzione anteriore più utilizzata: SC1 di gamma (16 su 22 piloti)

• Soluzione posteriore più utilizzata: SC1 di sviluppo U1149 (22 su 22 piloti)

• Velocità massima raggiunta dagli pneumatici Pirelli DIABLO™ Supercorsa in gara: 277,6 km/h, realizzata da Jules Cluzel (NRT) al 5° giro

• Numero di soluzioni (asciutto, intermedia e bagnato) per la classe WorldSSP: 6 anteriori e 5 posteriori

• Numero di pneumatici a disposizione di ogni pilota WorldSSP: 60, 33 anteriori + 27 posteriori

• Temperatura aria: 18° C

• Temperatura asfalto: 34° C

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