Cookie Consent by Free Privacy Policy website Osare per essere differenti
ottobre 11, 2016 - Citroen

Osare per essere differenti

Citroën è stata protagonista ad “Auto e Moto d’Epoca 2016”, la manifestazione si è svolta a padova, nei locali della Fiera, dal 20 al 23 ottobre

Essere diversi è da sempre una caratteristica dei veicoli Citroën, una diversità che nasce sui tavoli dei progettisti e che è dovuta a un’abitudine dei tecnici del Double Chevron: partire da un foglio bianco.

La Citroën 2CV è il manifesto di questa filosofia: nata nella seconda metà degli anni ‘30 per motorizzare l’Europa e commercializzata dopo la seconda guerra mondiale, ha portato una ventata di ottimismo nel mondo dell’automobile. La sua naturale carica di simpatia è in gran parte frutto di un design intelligente e funzionale, pensato per soddisfare le esigenze di chi avrebbe usato quell’auto quotidianamente, trasportando un paniere di uova, cinquanta chili di patate o tre figli a scuola tutte le mattine.

Quindi sedili comodissimi, realizzati con semplici elastici in gomma. Portiere ampie che si aprono a novanta gradi per un accesso confortevole, un padiglione così alto che si può entrare, uscire ed anche abitare l’auto con in testa un cappello di paglia, utile per ripararsi dal sole quando si decide di viaggiare con la capote completamente aperta. Le prime 2CV iniziarono a far parte del panorama francese e poi europeo già nei primissimi anni ‘50. Il loro motore di 375cc permetteva di percorrere cento chilometri con tre litri di benzina, la manutenzione era ridotta al minimo e le caratteristiche di frenata e tenuta di strada della piccola Citroën erano di assoluto rilievo, tanto da risultare attuali anche nel 1990, quando il 27 luglio la 2CV uscì di scena dopo oltre 42 anni di produzione ininterrotta che hanno segnato in modo indelebile la storia dell’automobile.

L’auto esposta a #padova è la 2CV Soleil, un esemplare unico realizzato nel 2015 da Citroën Italia in collaborazione con Serge Gevin, l’autore delle serie speciali più famose della 2CV, come la Spot, la Charleston e la Dolly.

Da questa incredibile avventura a due cilindri contrapposti, sono nate anche molte altre vetture Citroën che hanno mantenuto le caratteristiche fondamentali della piccola 2CV declinandone altre su diversi registri. Tra le più celebri certamente troviamo la Méhari: il fuoristrada di plastica pensato dal geniale inventore Roland de la Poype, fondatore della SEAB, l’azienda di materie plastiche che già lavorava per Citroën.

De la Poype ebbe l’idea di rivestire il versatile telaio della 2CV con una carrozzeria interamente realizzata in ABS, un materiale elastico e resistente, naturalmente colorato con tinte ispirate all’avventura. Nel maggio del ‘68, mentre a Parigi la contestazione studentesca scriveva la Storia, a Deauville Citroën riscrisse quella del divertimento su quattro ruote, presentando Méhari (dal nome di una razza di dromedari capaci di attraversare i deserti) capace di diventare due, quattro posti, pick-up, cabriolet, torpedo, berlina e quanto altro potessero suggerire la fantasia e le necessità del proprietario e la sua incredibile capote modulare.